Nel gennaio 2007 Heineken annuncia che lo stabilimento di Messina cesserà le proprie attività produttive e trasferirà i dipendenti nelle sedi sparse in tutta Italia Dopo qualche settimana dallannuncio della chiusura, e molte proteste dei lavoratori, si candidano allacquisto gli eredi della famiglia Faranda, già prima proprietaria della birreria; le trattative si protraggono per un anno e si concludono con la cessione del ramo di azienda per poco più di 4 milioni di euro. Le maestranze allora occupate si impegnano a trasferire il loro Tfr dalle casse Heineken a quelle della società che subentra: Triscele srl.
Heineken non cede però il marchio Birra Messina che produce tuttoggi e il nuovo birrificio (Triscele Srl) lancia due nuovi marchi di birra (Birra del Sole e Patruni e Sutta). A quella data, gli impianti dello stabilimento messinese avevano una capacità produttiva e di confezionamento che oscillava fra i 400 mila e i 600 mila ettolitri.
La domanda di mercato dunque rimane alta, ma da un certo momento in poi i proprietari contraggono la produzione, sostenendo che per tenere il passo serve un ammodernamento degli impianti. Inoltrano così la richiesta di autorizzazione per edificare in unarea più grande nella zona industriale di Messina ma allo stesso tempo chiedono il cambio di destinazione duso del vecchio stabilimento a ridosso del centro con lidea di farne palazzine da vendere. Il processo si accompagna a una continua riduzione della produzione a fronte di una tenuta della domanda. Gli operai cominciano a sospettare che questi movimenti nascondano una speculazione immobiliare più che un rilancio della produzione e si attivano perché sullo stabilimento del centro la Regione ponga il vincolo di interesse storico ed etnoantropologico. Il vincolo viene posto. In questo modo loperazione di abbattimento del vecchio stabilimento si blocca, ma la crisi si conclama e dopo un anno e mezzo di durissima protesta dei lavoratori che presidiano gli stabilimenti giorno e notte, la Triscele Srl decide di terminare la produzione avviando le procedure per il licenziamento collettivo dei birrai, a tuttoggi collocati nelle liste di mobilità.
La produzione di birra a Messina sembra arrivare ad un irrimediabile capolinea ma 15 operai della brasseria in crisi, scommettono sulla propria passione e professionalità e, investendo il proprio Tfr maturato nel corso di tanti anni di lavoro, fondano la Cooperativa Birrificio Messina con lo scopo di riavviare la produzione. Ed oggi? Oggi possiamo gustare unottima birra dal gusto forte e tenace come lo è questa storia: Birra Doc 15 Lager, Birra dello Stretto Birra dello Stretto Premium!
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